Cannabis ed Emicrania
Emicrania: premesse
Il 12% della popolazione italiana, circa 6 milioni di persone, soffrono di emicrania. Si tratta in maggioranza di donne. Nonostante molte persone pensino che si tratti di una patologia lieve, molto spesso legata alla depressione della persona, l’OMS ne riconosce la devastante disabilità - come testimoniato dall’indicatore YLD (Years Lived with Disability); si tratta, infatti, della terza patologia più frequente e la seconda più disabilitante del genere umano.
Difficoltà nel quotidiano per i soggetti emicranici
Il carico personale, familiare, sociale e lavorativo dei pazienti emicranici è davvero molto pesante. Il paziente emicranico non sente mai di essere padrone della sua vita, poiché il mal di testa può esordire in qualsiasi momento mandando all’aria programmi e progetti, dalla serata con gli amici ad un importantissimo viaggio di lavoro.
Spesso gli emicranici devono rinunciare alla loro carriera professionale a causa dei loro mal di testa o a molti giorni di lavoro con una riduzione significativa del guadagno, dello stile e del tenore di vita.
I rimedi adottati per la cura dell’emicrania fino ad oggi
Fino ad oggi questa patologia è stata trattata con diverse categorie di farmaci: FANS, triptani, oppioidi, antiemetici ed anche beta-bloccanti, antidepressivi, antipertensivi. I risultati derivanti dall’uso di questi farmaci sono soggettivi, ovviamente. Molti passi in avanti son stati fatti nella ricerca per cure legate all’emicrania dalla tossina botulinica, all’anticorpo monoclonale.
Cannabis terapeutica
La cannabis ha un forte potenziale terapeutico per la nota azione dei principi su nausea e vomito, sonno, dolore e stress. Di fondamentale importanza è che la cannabis può essere assunta con altri farmaci senza timore di andare incontro “medication overuse”. Si tratta del mal di testa di rimbalzo che i pazienti emicranici ben conoscono perché accade per uso eccessivo di farmaci che di solito si interrompe quando si interrompe l'assunzione di antidolorifici.
Emicrania e cannabis
L’utilizzo della cannabis, secondo uno studio pubblicato su Pain News Network, porta benefici per oltre l’80% dei pazienti affetti da emicrania. E non è l’unico studio sul rapporto emicrania e cannabis, dalle tante ricerche portate avanti sono emerse cose davvero significative: i cannabinoidi sono adatti all’impiego come profilassi per gli attacchi di emicrania come altri trattamenti farmacologici. La cannabis riduce il numero di attacchi di emicrania più che dimezzandoli.
Come viene assunta la cannabis per l’emicrania
Il consumo di cannabis è davvero efficace per la cura dell’emicrania o crear problemi? La risposta arriva da alcuni ricercatori della University of California di San Diego che hanno portato avanti uno studio per esaminare se i composti come il THC e il CBD possono effettivamente combattere l'emicrania, senza alcun rischio per la salute. Emerge, da tutti gli studi compiuti, una notevole riduzione nelle valutazioni del mal di testa e dell'emicrania dopo l'uso di cannabis.
Gli uomini hanno riportato riduzioni maggiori del mal di testa rispetto alle donne. La cannabis, dunque, per via inalatoria riduce il mal di testa auto-riferito e la gravità dell'emicrania di circa il 50%.
Effetti negativi
Come spesso accade ci sono anche risvolti negativi: l’efficacia della cannabis diminuisce nel tempo e i pazienti sembrano utilizzare dosi più elevate nel tempo, suggerendo che la tolleranza a questi effetti può svilupparsi con l'uso continuato.