Viaggio nel mondo alla scoperta delle leggi sul consumo della canapa
Sembra strano eppure non è facile conoscere le regole di tutti paesi per quanto concerne il consumo della canapa. Questo significa che a seconda del paese in cui ci si trova si ha una legislazione differente sull’argomento.
Cominciamo a vedere come si comporta l’Europa nei confronti della Canapa
Non esiste una linea guida comune in Europa che regolamenti la cannabis:
In Spagna il consumo è legale e la vendita di piccole quantità non è sanzionata, anche in Lussemburgo la cannabis è legale,
così come lo è in Portogallo che, peraltro, è stato il primo Paese al mondo che ha depenalizzato il consumo di tutti gli stupefacenti.
Differente la situazione nei Paesi Bassi dove non è presa in considerazione la vendita di quantità sotto ai 5 grammi per persona al giorno nei coffee-shop autorizzati.
In Austria è legale per usi terapeutici, ma illegale per uso ricreativo.
In Germania il possesso di cannabis entro i 10 grammi non è sottoposto ad alcuna sanzione.
Nella Repubblica Ceca è perfettamente legale avere fino a 15 grammi e si può coltivare la canapa per uso personale ma non per la vendita.
In Svizzera, invece, le norme sono più severe infatti è illegale il possesso e la coltivazione sotto forma di stupefacente, con Thc oltre l’1%.
Malta, dal 2021, ha legalizzato per i maggiorenni ad uso ricreativo il consumo della cannabis.
Cosa succede nel mondo
L'Uruguay è il primo paese al mondo che ha legalizzato la coltivazione e la vendita della canapa ed addirittura in questo paese è diventata monopolio di Stato; questo ha un significato impensabile in Italia ed in altri paesi:
in Uruguay ogni maggiorenne può coltivare, acquistare e consumare, ma deve essere iscritto in un apposito albo.
In Corea del Nord invece l'uso è libero: non è considerata una droga.
La particolare situazione degli Stati Uniti
Negli Stati Uniti a metà degli anni Novanta ha preso piede il movimento di legalizzazione a scopo terapeutico a partire dalla California.
Bisogna aspettare fino al 2012 per avere il referendum per il consumo legale pure a scopi ricreativi dapprima limitato al Colorado e allo Stato di Washington. Poi, ma solo nel 2014, l’Alaska, Oregon e Washington D.C.. Nel 2016 la California, il Massachussetts, il Maine, e ancora più tardi nel Vermont.
Normativa negli altri paesi
Il Canada, dal 2018, ha legalizzato la vendita della cannabis e il suo consumo a scopo ricreativo, consentendo la coltivazione fino a 4 piante. Il Cile dal 2014 la consente sia a scopo terapeutico che ricreativo. In Argentina è consentito il possesso fino a 5 grammi di inflorescenze essiccate per uso privato mentre è legale quella per uso terapeutico. La Giamaica non pone limiti al consumo di cannabis nei luoghi sacri, ma al di fuori di essi è permesso il possesso fino a 56 grammi e la produzione (massimo 5 piante). In Messico la cannabis è illegale per uso ricreativo mentre è consentita a scopi terapeutici con limiti di THC.
I sette paesi europei in cui la cannabis è vietata
Vale la pena, infine, ricordare che in 7 dei paesi Ue, ed in particolare in: Svezia, Finlandia, Estonia, Francia, Ungheria, Grecia e Cipro, si rischia il carcere se si utilizza la cannabis perché in tali paesi l’utilizzo di cannabis è criminalizzato.
E’ necessario, quindi, conoscere le leggi dei paesi in cui si viaggia anche per quanto concerne il consumo della cannabis per evitare di incappare in sanzioni.